sabato 20 giugno 2015

Perché sono stanco.

Perché sono stanco.

Dietro Gorée la sirena del postale suona l’hallali

Nella sera la luce freme sui muri rosati, sul mare, sul cielo.

Una barca bianca se ne va laggiù verso il Sud grigiazzurro

E io sono triste, verso Nagaski la triste, verso Valparaiso la bella

Sì verso Rio de Janeiro, dove le mulatte sono fragranti orchidee.

Sì, sono stanco che sia l’ora del tè, il giardino luminoso

Intorno alla fontana, sotto la statuetta d’Africa.

Il mio cuore è colore dell’ampelopsis, quando guardo i tuoi occhi-

memoria.

E sono stanco, non depresso! ma stanco

Di non andare in nessun luogo quando mi strazia la voglia di partire.

 

(Léopold Sédar Senghor)