giovedì 6 settembre 2012

e lascio a Majakovskij, la mia buonanotte.

h O1:17
All'ora del "punto e a capo", di una serata passata a pensare, torna sempre... Lui.
Non un uomo, ma un bisogno. Non un pensiero nobile, ma un desiderio osceno:  appendere ad una croce ogni singolo sentimento. come. ogni singolo. sentimento. appende ad una croce. me.
E lascio a V. Majakovskij la mia buonanotte, la mia notte buona.



Che cosa n'è venuto fuori
Più di quanto era possibile,
più di quanto fosse necessario,
come
in un sogno un incubo poetico,
quel groppo del cuore crebbe come una montagna:
una montagna d’amore,
una montagna d’odio.
Sotto il peso,
le gambe traballavano.
Sai
se io
sono ben piantato,
eppure
mi trascino ridotto a un’appendice cardiaca
curvo per tutta la larghezza delle spalle. 
Mi gonfio col latte dei versi,
non riesco a spargerne fuori;
non c’è chi ne voglia, pare, e di nuovo mi gonfio.
Mi ha spossato la lirica,
nutrice del mondo,
iperbole
del prototipo di Maupassant.


[tratto da A Piena Voce, Vladimir Majakovskij]